Nel precedente capitolo avevamo lasciato il nostro antieroe le Nord che tentava di seminare il caos tra i pendolari cambiando le regole per sottoiscrivere l'abbonamento.
Lo stratagemma però non era stato sufficientemente efficace, infatti in poco tempo le persone si sono abituate e la possibilità di creare il caos è andata scemando.
Le Nord però, forte di un'esperienza quasi secolare, ha messo in atto un altri nuovi e fantasiosi piani, che andrò ad esporre.
Il giorno scelto per l’attuazione è un lunedi in cui è stato proclamato uno sciopero nazionale dei trasporti, ragione per cui tutti i pendolari sono costretti a uscire prima dall'ufficio in quanto i trasporti cittadini di Milano e Le Nord osservano orari di sciopero differenti.
Questa congiuntura ha fatto in modo che intorno alle ore 18, ci fosse un picco di presenze e treni in partenza nella stazione Cadorna, e qui è scattato il colpo di genio: mandare in tilt la segnaletica luminosa.
La conseguenza di questa mossa è stata che le persone arrivando trafelate e già moderatamente incazzate non potessero capire immediatamente su quale binario dirigersi per prendere il proprio treno.
La furbizia è consistita poi nell’affidare l'indicazione dei binari di partenza dei treni ad annunci dall'altoparlante fatti solo in italiano e a cadenza casuale. Gli annunci specificavano binario destinazione del treno, orario e se fosse in ritardo ma senza specificare di quanto. Cosi le persone non potendo capire quale fosse il primo treno in partenza non sapevano in che direzione andare riuscendo a perdere anche più di un treno.
Non è da sottovalutare anche la mossa del solo italiano, in quanto Cadorna è anche la stazione da cui partono i treni che collegano Milano a Malpensa (un cosi detto Hub non si sa ancora per quanto). Un qualsiasi straniero, cosi, non poteva capire dove dirigersi, e non essendo il personale delle Nord particolarmente ferrato con le lingua anche questa interazione risultava difficile. (ho visto alcuni giapponesi prepararsi a dormire in stazione). L'azione ha avuto l'effetto desiderato ed infatti il caos è stato creato.
Per mia sfortuna, nella stessa serata, sono venuto a conoscenza di un ulteriore piano che Le Nord stanno portando avanti per creare il caos, ed è la regola per cui: in presenza di guasto non grave i treni devono comunque partire (non me lo sto inventando è la dichiarazione di un capotreno).
La regola è geniale perchè può creare il caos con la formula roulette, cioè senza sapere ne se, ne dove ne quando il caos verrà creato. Un gol a porta vuota in pratica.
Ecco la mia esperienza di lunedi: trovato il mio treno salgo e parto (non troppo in ritardo) verso casa. Tutto fila liscio fino a dopo Saronno (cioè da quando il treno dovrebbe iniziare a fermarsi in ogni stazione), giunti alla fermata successiva il treno si ferma, fa scendere le persone, chiude le porte, ha un sussulto di movimento e poi il nulla....
Il nulla significa che Il treno è fermo, le porte sono chiuse, non ci sono annunci o persone che passano ad avvisare di quanto stia avvenendo. Il treno era fermo ad una stazione e quindi fare un annuncio sarebbe stato facile ma nulla succede. Il caos però richiede disinformazione.
Passati circa 15 minuti alcune persone in preda all'ansia di tornare a casa iniziano a vagare sul treno spargendo le voci più inverosimili del tipo: si scende ed arriva un pullman a prenderci o si è spaccato in due il treno e partirà solo la parte davanti. (si una cosa in stile Fantozzi)
Qualcuno più furbamente abbassa il finestrino e chiede informazioni al capo stazione, il quale però ignora ogni richiesta. (almeno fino alle urla e alle botte sulla porta).
Dopo circa 30minuti di questa situazione, un quasi pestaggio dei sicari delle Nord (si penso che sicari sia l’unico termine adatto) e varie minacce di denunce si viene a sapere che il problema è la rottura del locomotore (viene detta la regola di cui sopra) e viene annunciato un treno sostitutivo in arrivo. (lascio stare che per prendere tale treno si è dovuto attraversare i binari, cosa non consentita e passabile di multa perchè non genera caos). Alla fine della storia Le Nord hanno portato tutti a casa ma con un ritardo medio sui treni di tutta la linea di circa un ora (stima di chi scrive).
Questo ultimo piano è geniale in quanto il treno fermandosi potrebbero riuscire a bloccare anche un passaggio a livello. Le Nord cosi potrebbero portare il caos anche sulla viabilità ordinaria...ovviamente ciò è avvenuto lunedi.
Lo stratagemma però non era stato sufficientemente efficace, infatti in poco tempo le persone si sono abituate e la possibilità di creare il caos è andata scemando.
Le Nord però, forte di un'esperienza quasi secolare, ha messo in atto un altri nuovi e fantasiosi piani, che andrò ad esporre.
Il giorno scelto per l’attuazione è un lunedi in cui è stato proclamato uno sciopero nazionale dei trasporti, ragione per cui tutti i pendolari sono costretti a uscire prima dall'ufficio in quanto i trasporti cittadini di Milano e Le Nord osservano orari di sciopero differenti.
Questa congiuntura ha fatto in modo che intorno alle ore 18, ci fosse un picco di presenze e treni in partenza nella stazione Cadorna, e qui è scattato il colpo di genio: mandare in tilt la segnaletica luminosa.
La conseguenza di questa mossa è stata che le persone arrivando trafelate e già moderatamente incazzate non potessero capire immediatamente su quale binario dirigersi per prendere il proprio treno.
La furbizia è consistita poi nell’affidare l'indicazione dei binari di partenza dei treni ad annunci dall'altoparlante fatti solo in italiano e a cadenza casuale. Gli annunci specificavano binario destinazione del treno, orario e se fosse in ritardo ma senza specificare di quanto. Cosi le persone non potendo capire quale fosse il primo treno in partenza non sapevano in che direzione andare riuscendo a perdere anche più di un treno.
Non è da sottovalutare anche la mossa del solo italiano, in quanto Cadorna è anche la stazione da cui partono i treni che collegano Milano a Malpensa (un cosi detto Hub non si sa ancora per quanto). Un qualsiasi straniero, cosi, non poteva capire dove dirigersi, e non essendo il personale delle Nord particolarmente ferrato con le lingua anche questa interazione risultava difficile. (ho visto alcuni giapponesi prepararsi a dormire in stazione). L'azione ha avuto l'effetto desiderato ed infatti il caos è stato creato.
Per mia sfortuna, nella stessa serata, sono venuto a conoscenza di un ulteriore piano che Le Nord stanno portando avanti per creare il caos, ed è la regola per cui: in presenza di guasto non grave i treni devono comunque partire (non me lo sto inventando è la dichiarazione di un capotreno).
La regola è geniale perchè può creare il caos con la formula roulette, cioè senza sapere ne se, ne dove ne quando il caos verrà creato. Un gol a porta vuota in pratica.
Ecco la mia esperienza di lunedi: trovato il mio treno salgo e parto (non troppo in ritardo) verso casa. Tutto fila liscio fino a dopo Saronno (cioè da quando il treno dovrebbe iniziare a fermarsi in ogni stazione), giunti alla fermata successiva il treno si ferma, fa scendere le persone, chiude le porte, ha un sussulto di movimento e poi il nulla....
Il nulla significa che Il treno è fermo, le porte sono chiuse, non ci sono annunci o persone che passano ad avvisare di quanto stia avvenendo. Il treno era fermo ad una stazione e quindi fare un annuncio sarebbe stato facile ma nulla succede. Il caos però richiede disinformazione.
Passati circa 15 minuti alcune persone in preda all'ansia di tornare a casa iniziano a vagare sul treno spargendo le voci più inverosimili del tipo: si scende ed arriva un pullman a prenderci o si è spaccato in due il treno e partirà solo la parte davanti. (si una cosa in stile Fantozzi)
Qualcuno più furbamente abbassa il finestrino e chiede informazioni al capo stazione, il quale però ignora ogni richiesta. (almeno fino alle urla e alle botte sulla porta).
Dopo circa 30minuti di questa situazione, un quasi pestaggio dei sicari delle Nord (si penso che sicari sia l’unico termine adatto) e varie minacce di denunce si viene a sapere che il problema è la rottura del locomotore (viene detta la regola di cui sopra) e viene annunciato un treno sostitutivo in arrivo. (lascio stare che per prendere tale treno si è dovuto attraversare i binari, cosa non consentita e passabile di multa perchè non genera caos). Alla fine della storia Le Nord hanno portato tutti a casa ma con un ritardo medio sui treni di tutta la linea di circa un ora (stima di chi scrive).
Questo ultimo piano è geniale in quanto il treno fermandosi potrebbero riuscire a bloccare anche un passaggio a livello. Le Nord cosi potrebbero portare il caos anche sulla viabilità ordinaria...ovviamente ciò è avvenuto lunedi.
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