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martedì, novembre 30

PRIMA USCITA STAGIONE 2010-2011

Sabato finalmente ho fatto la prima uscita della stagione invernale 2010-2011.
La meta è stata Punta Leretta, che è diventata il piano C non programmato ma ben riuscito.
Il piano A è saltato a causa di una strada chiusa per pericolo valanghe mentre il B è saltato per tempo pessimo!
In ogni caso la prima uscita seppur fatta su un percorso noto è stata tutta una novità. Novità tutte a livello dei materiali. Da quest'anno infatti ho una nuova tavola (in realtà 2) una fantastica Burton S-Series da 168cm e nuovi scarponi Bonfire. 
La tavola è una splitboard e non mi ha fatto per nulla rimpiangere le ciaspole, anche se salendo ho dovuto ogni tanto tribolare (aka sacramentare) e devo ancora impare un po di cose.
Qui una qualche foto fatta da Fede:






giovedì, novembre 25

LUMINARIE DI NATALE

La premessa al post è che ultimamente causa tempo infame ed altro passo troppo a Milano quindi girandoci mi incazzo e mi lamento!
L’ultima, inutile, polemica cittadina riguarda le luminarie di natale di via padova.
Il tutto è nato dalla trovata del comune di spostare le luminarie auguranti buone feste in varie lingue straniere da via padova per metterle in viale forlanini e sostituendole con scritte in italiano. Da qui è nata una polemica tra opposizione e maggioranza.
I primi rimproverano ai secondi che cosi facendo non aiutano l’integrazione in una zona ad alta densità di stranieri gli altri a difendere l’italianità della via e aggiungendo che cosi evitano il crearsi di ghetti.
Minchia ma con tutti i cazzo di problemi che ci sono a Milano, c’è davvero bisogno di discutere di queste cose? Davvero i residenti non italiani di via padova si sentiranno più o meno ben accetti in base alle luminarie? E chi è italiano e li ci vive davvero si sentirà meglio leggendo scritte in italiano?
In ogni caso ora sembra che forse le rimettono, ma aggiungendo gli auguri in italiano.

Nel caso quelli dell’opposizione volessero fare polemica sulle luminarie con il comune forse un bersaglio più facile sarebbero quelle in via lorenteggio.
In quella via infatti il tema sono le frasi di Mike Bongiorno (grande personaggio) per cui come luci di natale uno può leggere cose del tipo: “la uno”, “la due”, “o la treee” o “lascia o raddoppia”.
Anche se la chicca del buon gusto è la seguente successioni di frasi: “Ahi Ahi Signora Longari”, “mi è caduta sull’” e per finire la frase la figura di un uccello.
Questa è una cosa di pessimo, cattivo gusto che non c’entra nulla con il natale (festa cristiana) e che a me ha dato fastidio! (forse che l’opposizione non ci bazzica in lorenteggio?).
Qui manca anche la Curia che si incazza per quello che succede in Duomo ma poi se ne frega del resto della città!

Un altro motivo per far polemica, ma con la regione potrebbe essere questa scritta:


pagata anche con i miei soldi e su cui non si può essere non d’accordo, ma forse una frase più felice esi poteva trovare e leggendo la quale la risposta che mi viene è “discutiamone!”

martedì, novembre 23

OGNI TANTO MI DISTRAGGO

Ogni tanto mi distraggo e mi dimenticato di vivere a Milano.
Durante questi momenti di distrazione dimentico che Milano è una cittadina provinciale italiana piuttosto poco confortevole nei servizi pubblici.
Motivo per cui mi sobbarco ogni volta delle gran perdite di tempo o disagi che penso siano inesistenti in molte altre città del mondo un minimo piu sensate.
L’ultima distrazione è successa venerdi sera.
Serata nella quale a causa del tempo non siamo potuti uscire in bicicletta e dovendo andare in una zona non proprio vicina a casa ma ben servita dalla metropolitana abbiamo scelto questa.
Il motivo era una degustazione di formaggi (bergamaschi) dell’Onaf (in pratica l’associazione dei sommelier del formaggio) con abbinati dei vini bergamaschi.
Finito l’evento siamo andati a mangiare un qualcosa e alle ore 12.15am (circa) eravamo ad una fermata della metropolitana, linea rossa. Arrivati li abbiamo scoperto che gli unici treni rimasti andava in direzione opposta a quella che ci serviva.
Non ci siamo crucciati della cosa e ci siamo diretti ad una fermata delle verde (che tra l’altro era la linea che ci serviva) che era li a 5 minuti.
Arrivati alla fermata tutti gli accessi dal nostro lato del piazzale erano chiusi e diregendoci a quello che avrebbe dovuto essere aperto scopriamo che anche quello era chiuso perchè non c’erano piu treni, e si erano fatte le 12.35am (stando larghi).
Al che abbiamo accompagnato per un pezzo verso casa una nostra amica e deciso di tornare con i mezzi pubblici. Scelta non fatta per taccagneria ma perchè taxi in giro non se ne vedano nemmeno ai loro parcheggi e di buttare un altra mezz’ora in attesa non avevamo voglia.
Quindi prendiamo un autobus per andare in direzione casa sapendo che avremmo dovuto cambiare poco dopo. Ovviamente il primo autobus lo prendiamo senza problemi ma la coincidenza la perdiamo! Ci passa proprio davanti ed era l’ultimo.
Al che per andare a casa abbiamo dovuto camminare per un quarto d’ora arrivando a casa alla 1.30am su per giu.
Ora io dico ma una città che si vuole definire di caratura mondiale, che dice di voler favorire il trasposto pubblico rispetto a quello privato come cazzo è possibile che non si doti dei mezzi per far muovere la gente la sera?
Non dico di avere i mezzi attivi tutta la notte ma la una circa è: la fine del secondo spettacolo al cinema, l’orario di ritorno per chi va a teatro e poi a mangiare un qualcosa, di una cena un po lunga e a volte anche di chi torna dal lavoro.
Magari se ci fossero dei mezzi sicuri (non nel senso di incolumità fisica ma nel senso di che passano) uno li prenderebbe anche.


La distrazione poi finisce del tutto quanto poi capisco che stanno tornando di moda i karaoke!!

mercoledì, novembre 17

DUE COSE CHE MI HAN COLPITO

Nel fine settimana, più o meno, ci sono stato un paio di eventi che mi hanno davvero fatto pensare: ma dove cazzo vivo!  I due fatti sono successi uno in treno e l’altro è in realtà un titolo di giornale.

Il fatto sul treno è accaduto sulle Ferrovie Nord Milano (aka FNM) ed è questo: all’arrivo del controllore un ragazzo dichiara al controllore che non ha il biglietto in quanto alla stazione di partenza non avevano da cambiargli i soldi (50euro) e quindi non ha potuto fare il biglietto.
Il controllore, giustamente non gli fa una multa, ma è partito con una filippica dicendogli perle di saggezze del tipo: “si ma lei ha preso lo stesso il treno...” (nella sua testa infatti non avrebbe dovuto prenderlo), “la stazione non è una banca che cambia i soldi..” (io mai andato a cambiare un 50euro in banca) e “per un po hanno il resto ma poi lo finiscono...”.
Non contento ha continuato a blaterare anche mentre il ragazzo (ed io) scendevamo dicendo anche che “quando si fa il biglietto si devono avere i soldi giusti perchè in stazione non sono obbligati ad avere il resto è la legge che lo stabilisce! e la legge è del 1870! Non è colpa nostra...”, frase che gli è valso uno sguardo di commiserazione da parte di tutti i passeggeri...
Ora se la legge è una cosa vera o no io non lo so, ma questa storia dei soldi giusti la sento da sempre quindi penso che sia una triste realtà.
Facendo che la legge esista ma è mai possibile che nel 2010 chiunque eroghi un servizio pubblico statale (o para statale) non si renda conto che le persone che usano i mezzi (in questo caso) sono chi gli da lo stipendio (in forma di tasse o biglietti) e che quantomeno non andrebbero trattati come degli stronzi. Non è cosi difficile pensare ad un servizio che aiuti a spendere i soldi, avere il resto non penso comporti arresto o altre conseguenze per chi vende i biglietti.
Possibile che nessuno in queste aziende sappia che esiste il marketing da un qualche decennio e che una delle regole è l’attenzione al cliente?
Ora non chiedo che l’attenzione sia cosi forte da causare incidenti nel caso di ritardi come in Giappone ma minchia avere il cambio di 50 euro in stazione direi che sia il minimo.
In verità un’idea di marketing alle FNM una decina di anni fa l’hanno avuto ed è stata l’introduzione del bibitaro sui treni pendolari. Idea abortita penso in un mese dato che sui treni in genere non ci si muove da sempre.
(la speranza pero mi risorge leggendo questo)

L’altro fatto è stato leggere questo titolo sul Corriere:
La nostalgia di Parigi per la movida perduta(e il problema non è che movida non è francese)
e pensare che su Milano in genere si leggono questi titoli:
Movida, rumore due volte oltre i limiti
Movida tra affari e disagi «Presto un numero chiuso»

L'articolo su Parigi racconta solo che li, come ovunque, ci sono persone che chiedono una città più viva la sera e che vogliono il diritto di far baldoria da una parte e dall’altra alcuni che sono contrari.
La cosa che li accade e qui no è che il sindaco prende le due parti e parla con entrambe per capire la soluzione, niente di strano ma qui impensabile. Anche perchè li le firme le raccolgo anche pro vita notturna e non solo contro la vita notturna. (per la cronaca io un locale piuttosto attivo l'ho davanti la finestra di casa quindi posso parlare)
Non si puo dire che la differenza sia dovuta al fatto che Parigi ed il suo circondario siano un posto tranquillo e senza problemi, forse l'unica differenza è che li non si ragiona ( o sembra) solo in termine di repressione e capiscano anche che una città per crescere deve crescere tutta. 
Ora quali delle due sia considerata più bella, vivibile, allegra e a portata d’uomo non lo so! ma io di storie d’amore (o di sesso) a Milano ne ricordo poche poche nei film e libri.

martedì, novembre 9

CATTIVE PUBBLICITA'

In televisioni ultimamente si ha una grande copertura mediatica di alcuni fatti (esempio il delitto di Avetrana) tanto da farli diventare fenomeni di massa scatenando fenomeni patetici come le visite ai luoghi del delitto e pochissimo di altri.

Una delle cose di cui non si è sentito parlare è la condanna di Kilocal per pubblicità ingannevole da parte dell’Antitrust. Lo so che è un fatto minore ma dei maggiori non ho voglia di parlare.
Il motivo della condanna è che in pratica la pubblicità non spiegava bene che il prodotto è solo un integratore alimentare ma dava l’impressione che fosse un medicinale la cui assunzione permetteva lo smaltimento delle calorie in eccesso ingerite, motivo per cui gli spot avrebbero fatto capire che senza altri sforzi (come le diete) si poteva perdere peso. Io non me ne sono mai accorto e davo per scontato avesse sotto la dicitura: associato a un regime alimentare corretto o simili come tutti i suoi concorrenti (anche se penso nessuno se la fili come frase).
Questo è un tipico esempio di pubblicità ingannevole tanto che l’esempio che mi hanno spiegato e fatto studiare all’università.

Ora perché non si sia parlato di questo caso leggendo in giro si dice che sia colpa dei forti investimenti pubblicitari che fatti da Kilocal e che nessuno dei media vuole perdere. Poi pero perchè si sia parlato delle condanne a Mediaset Premium e Sky (e poi assoluzione per quest'ultima)  io mica lo so bene. 
Tutti e tre sono investitori che muovono un mucchio di soldi in pubblicità, e le colpe mi sembrano davvero sottigliezze anche se poi io capisco di più la condanno a Kilocal che agli altri due (se non lo leggevo mai avrei immaginato che la talpa Ugo rappresentasse chi non ha Sky  etutt’ora non mi sento molto offeso dalla cosa...).

martedì, novembre 2

MONTE MOREGALLO PER IL CANALONE BELASI

Fine settimana lungo con previsioni pessime: prevedevano pioggia e sono 3 giorni che piove. Unico momento utile per una gitarella sembrava essere il sabato mattina. Quindi essendo da solo mi son0 organizzato per andare a fare una gita sul Monte Moregallo in zona Valmadrera.

Scegliendo di salire al Moregallo decido di salirci per il Canalone Belasa.
Alla fine è stata una bella gita ed è stato divertente salire il canalone (anche se lo sconsiglio in caso di brutto tempo), panorama bello come sempre nel Triangolo Lariano, giro c'era poca gente ma simpatica e c'era il sole tanto che alla fine mentre mi cambiavo ero a petto nudo!
Unico problema è stato che per  la discesa ho scelto di seguire il sentiero "Paolo ed Eliana", che è davvero panoramico ma è stato davvero una mazzata per me. Il sentiero è molto molto ripido e  io l'ho fatto un po di corsa e con gli scarponi pesanti motivo per cui mi sono distrutto i piedi e le caviglie! (ero di corsa perchè nel pomeriggio dovevo andare ad esercitarmi con l'Artva). Per la discesa io, quindi, consiglio uno qualsiasi degli altri sentieri anche se non li ho fatti!
Qualche suggerimento sulla gita:
- per andare a Belvedere si deve entrare in centro a Valmadrera e dopo un poco si trova l'indicazione
- a  Belvedere non c'è un cavolo di parcheggio
- la segnalitica c'è ed è frequente ma strana. Ai bivi, mi è sembrato, si trovano sempre le indicazioni per i cambi di percorso ma mai per quello su cui si è.
- spesso erano più evidenti le tracce che portavano a posti da dove fare una foto che il sentiero.
- io da macchina a macchina ci ho messo tre ore e mezza circa (che in giro ho visto dati contrastanti sulla durata)

Ecco qualche foto: