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martedì, giugno 9

Leroy Merlin: brutta esperienza con servizio posa top cucina

Premetto prima le cose positive che poi è solo personale gentile, ora la mia esperienza.

Ormai quasi 3 mesi fa abbiamo avuto un problema al top della cucina per cui era da sostituire. Cercando una soluzione veloce e magari anche economica (e sopratutto non rompere come agli amici) decidiamo di rivolgerci al Leroy Merlin, sede di Solbiate Arno, con servizio di posa per cambiarlo.

Per cambiare il top ovviamente servono delle misure quindi le ho preso e mi sono recato al negozio. Arrivato li scopro che non va bene ma che devono venire loro a fare un sopraluogo, a pagamento, per poi procedere al lavoro. La cosa mi è sembrata ragionevole quindi pago e prenoto la visita.

La visita è avvenuta dopo una settimana. Dopo la visita pero l’artigiano, deve inviare il preventivo e per fare questo, e su mia insistenza, viene inviato dopo una settimana. Saputo dell’invio mi sono recato al negozio per la scelta dei materiali, ma non è cosi semplice infatti prima devono catalogare il preventivo e devo prendere appuntamento per la scelta dei materiali. Gentilmente mi lo fissano per il giorno dopo.

Il giorno della scelta dei materiali ho scoperto che le cose che volevamo noi, e che costavano meno, erano finite in ogni caso scegliamo i materiali, piu costosi, paghiamo e ci viene detto che saremo contattati dall’artigiano per la posa.

Dal pagamento passano 3 settimane abbondanti senza avere notizie. Inizio quindi a chiamare per avere notizie inizialmente senza successo e senza essere richiamato. Alla fine riesco a parlare con qualcuno che mi rassicura che a breve verrò contattato e che i tempi non saranno lunghi. 

Verro contattato dopo qualche giorni ma l’appuntamento mi viene fissato ma non a breve ma a fine mese, dopo circa 3 settimane e un paio di mese dalla prima visita.

Il giorno della posa tornando a casa la sera scopriamo che i lavori non sono finiti, che la cucina non è utilizzabile: lavandino staccato, forno in mezzo alla sala da pranzo e fornello attaccato solo su insistenza di Federica. Federica che è anche trattata in modo maleducato.

Controllando il lavoro mi accorgo che è stato anche fatto male: lavandini non allineati e manca lo zoccolino vicino al muro (credo per misure prese male).
Zoccolino mancante significa che nella loro (sua di chi ha preso misure) idea originale saremmo dovuti rimanere con 5 centimetri di cemento a vista tra top e rivestimento della cucina.

A questo punto se avessi avuto a che fare con un artigiano e non l’avessi pagato in anticipo lo avrei mandato a quel paese e rinegoziato il costo, ma non posso avendo gia pagato!

Quindi contatto il personale di Leroy Merlin che mi chiede foto a prova del pessimo lavoro.
Mando le foto e il giorno dopo ci sentiamo: mi da ragione ma ormai i lavandini non allineati e un lavoro fatto male me li devo tenere unica cosa ci accordiamo per risolvere il problema dello zoccolino mancante. Soluzione che sarà alla meno peggio.

Alla fine abbiamo un nuovo top della cucina, ma guardando è un lavoro davvero fatto male con molti difetti e pagato un po troppo.


La cosa davvero piu fastidiosa pero è stata non sapere mai nulla e che dipendenti Leroy Merlin e artigiano davano sempre la colpa uno all’altro, come se fosse normale essere in una situazione del genere come cliente.

La conclusione è che magari se mi capita di essere in zona e avere bisogno di qualcosa potrei fermarmi da Leroy Merlin, andarci apposta per qualcosa direi che basta.

PS
si lo so è poco elegante resuscitare un blog solo per le lamentale tra pendolarismo, lavoro e Paride il tempo è poco per tutto salvo le lamentele....

venerdì, giugno 27

COSE A CASO: PARLO ANCHE DI BICI

Io ho sempre scritto almeno una volta la settimana non perchè avessi tanto da dire ma più perchè uso il blog come diario delle mie escursioni. Ultimamente scrivo poco in quanto per sfighe meteo e impegni vari vado in giro davvero poco, o meglio andiamo visto che nemmeno Fede e Paride vanno chissa dove.... anche se pensiamo di migliorare a breve cambiando un po sport.
In passato infatti andavamo tanto in montagna, e continueremo a farlo, ma da domenica abbiamo scoperto la bici! Bici che è piu comoda e divertente per tutti, dolori di culo a parte.
Per la Fede è più comoda cosi non ha paura in discesa e non mi deve urlare di aspettarla! 
Per me è più facile e meno faticoso portare Paride nel carretto attaccato dietro la bici, che sulle spalle nello zaino anche se non sono troppo convinto che la cosa sia vera anche in salita...
Per Paride credo spero sia meglio in quanto è più libero, ma tanto bene dorme sia li che nello zaino!

Oggi sono entusiasta della bici perchè dopo tanto che lo dicevamo ieri siamo riusciti a fare un giro serio, 3 orette e penso un 30km, in Valle Olona sfruttando la sua Festa e il tempo non troppo caldo. Giro in un abbiamo accusato solo nella salita per uscirne, ma era uno strappetto al 13%!!
Festa della Valle Olona di cui l'unica cosa che non ho capito è come mai fosse in festa solo metà valle.

Ora puntiamo al prossimo giro che sarà un giro dei laghi, e poi ci toccherà cercare nuove ciclabili.

Ho anche capito che i miei sogni di Iron Man saranno lunghi e faticosi, una corsetta la mattina e bici il pomeriggio e la sera ero morto!!





giovedì, marzo 6

ALPE TSA DI FONTANEY

La gita ha un antefatto sabato, quando per una bella cena abbiamo fatto tardi la sera come quando si era giovani.
Fare tardi che ci ha portato a partire con un ora di ritardo rispetto a quanto preventivato.
La metà è rimasta sempre la stessa Saint Barthelemy, cosi io sarei potuto salire al Col du Chaleby e la Fede fare fondo.
La giornata come da aspettative era stupenda, ma faceva per me troppo caldo ed ero spompo per via della sera prima. Praticamente subito decido che non avrei puntato al Col du Chaleby ma solo all'Alpe Tsa di Fontaney per poi non scendere verso il parcheggio della pista di fondo ma su Lignan cosi da fare un 400m in salita ma un 800m circa in discesa.
Salendo la neve era tanta e infatti nessuno aveva tracciato il bosco, per cui anche io sono salito per il percorso delle ciaspole, meno faticoso ma lungo. 
In un oretta ero all'Alpe dove mi sono fermato per un po a prendere il sole.
Scendendo il percorso è divertente ma la neve era un polentone, non mi ricordo molto volte in cui sotto la tavola mi si è formato un croppone.
Per finire sulla via delle ritorno abbiamo pranzato nel ristorante la Crota de Vignoron di Chambave per poi passare in cantina, alla faccia del ristorante/bar di Lignan mezzo vuoto che non aveva tempo di farci dei panini.
Qui qualche foto:







mercoledì, febbraio 26

CAPANNA MONTE BAR

Sabato come al solito ero da solo e di corsa che dovevo cucinare il lesso!
La scelta doveva quindi essere su un qualcosa di davvero vicino e la cosa più vicina e magari nuova, ho scelto il Monte Bar.
Arrivarci non è difficile peccato ma ho sbagliato lo stesso un paio di strade, quindi al posto di un oretta ci ho messo un oretta e venti! Stessa cosa al ritorno visto che ho risbagliato, ma da un altra parte...
La salita è davvero tranquilla prima una carrozzabile e poi per un boschetto rado. Non è stato pero cosi divertente salire perchè c'era e perchè io sono cocciuto!
Salendo avevo poco davanti un ciaspolatore, che arrivato a un certo punto è tornato indietro dicendomi: "di li non conviene andare che non c'è più traccia, è tutto ghiacciato e di traverso, conviene tornare indietro e salire dall'altra parte", io ovviamente mi sono sentito troppo figo e sono andato avanti. Andando avanti era davvero tutto ghiacciato, tutto inclinato, senza traccia e con un vento che mi spostava tanto da dovermi fermare a mettere i coltelli e smadonnare un po di volte.
Arrivato in vista della Capanna il vento c'era ancora ma la vista mi ha ripagato di tutta la fatica! Ho deciso di fermarmi alla capanna per il troppo vento che di continuare per andare a fermarmi su un cucuzzolo ventoso non mi andava proprio...
Alla Capanna del Monte Bar ho fatto la conoscenza del cane, e mi son girate le balle a vedere tutta la gente che saliva dal lato non ghiacciato!
La discesa non è stata lunga ma davvero divertente.
Qui qualche foto:








lunedì, febbraio 10

PRIMA AL SAN PRIMO DI PARIDE

Paride ha ormai un anno e quindi era ora di portarlo a zonzo sulla neve, quindi siamo andati al San Primo e abbiamo fatto un giretto tranquillo tranquillo di un paio d'ore tra salita e discesa.
La giornata era un po cosi in giro c'era un sacco di gente ma nel complesso io e Fede ci siamo divertiti tanto, lui mi sà che è rimasto un po perplesso.
Un po perplesso perchè salendo ha praticamente dormito tutto il tempo, in discesa è stato un po sveglio ma non penso ci abbia capito molto. Finito lo abbiamo messo sulla slitta e li era bello sveglio e secondo me si è anche divertito un po...

Al San Primo hanno riattivato gli impianti quindi c'era gente li usava, e alcuni di questi mi ha fatto commenti a cazzo sul fatto che scendessi con lo snow e Paride in spalla. La gente che invece ho incontrato salendo non ha praticamente commentato...

Qui qualche foto della giornata:









mercoledì, gennaio 29

SCHOLLENHORN QUASI - GITA A CASO

Sabato siamo pronti e partiamo la mia idea era fare il Piz Arbeola a San Bernardino la Fede farsi un giro con le ciaspole (Paride era dalla nonna).
Le previsioni davano bello la mattina, con nuvole in arrivo nel pomeriggio e vento moderato ma in alta quota.
Arrivati a San Bernardino il vento per me era forte cosi tiriamo dritti e andiamo a Splugen, anche se non avevamo pensato nulla di alternativo a Splugen.
Superata la galleria il vento non c'era più ma era nuvoloso forte. Scendendo verso Splugen vedo tanta gente in partenze per le altre gite della zona, e visto che Fede sarebbe salita con le ciaspole decidiamo di salire il sentiero estivo dietro il paese e io poi avrei visto cosa fare.

Iniziamo a salire e il tempo cambia in meglio: esce un bel sole caldo e quindi tutto diventa più piacevole. Salendo incontriamo un po di scialpinisti (tutti non parlanti italiano), e altri li vedo avanti, capisco quindi dove stanno andando (seguono una forestale) tutti fino a un certo punto, delle baite, ma da li in poi ignoro tutto.
Inizialmente penso di non seguirli ma risalire un paio di volte dei pendii li di fianco che vedo e su cui ero già stato poi pero decido che scoprire cosa c'era più su sarebbe potuto essere divertente e al limite se non mi avesse convinto avrei potuto sempre girarmi...

Morale la Fede si ferma alle ultime baite e io continuo a seguire le tracce. Le seguo fino un cucuzzolo dove finisce la salita (non so altezza perchè mi si è scaricata pila altimetro nel mentre) e li mi fermo pensando di essere arrivato perchè vedo fermi tutti e due gruppo che seguivo.
Fermandomi mi preparo a scendere e ci rimango un po male quando vedo un gruppo ripartire seguendo la cresta e ancora di più vedendo alcuni che scendono per quella traccia. Guardando la traccia mi sono perso solo un sali/scendi di una mezz'oretta ma cosi ho mancato una cima di cui non conoscevo il nome!
Dovendo scendere avevo lo stesso problema della salita cioè non sapere dove andare di preciso (non volendo seguire traccia di salita), quindi per scendere aspetto che parta qualcuno e lo seguo un poco fino a capire da che parte andare.

La discesa è per 3/4 (un po di più) una figata di cui molta su bella polvere mentre per 1/4 (un po meno) uno schifo di discesa su un crostone triturato.

Il nome della cime mancata Schollenhorn, l'ho scoperto solo la sera a casa, e guardando la cartina direi che ho salito un mille metri abbondanti del percorso.

Qui qualche foto:









venerdì, gennaio 10

LAGHI DI SURETTA

Per smaltire le feste alla befana sono tornato dopo tanto a fare sci alpinismo, ancora con la tavola per ora!
Dato che ero fermo da tanto e solo ho scelto i Laghi di Suretta, posto che conosco e per me sicuro.
La giornata era abbastanza bella e la neve anche, peccato che fuori dal bosco ci fosse un vento molto forte (solita incomprensione tra me e il meteo svizzero).
Il vento era talmente forte da aver cancellato la traccia, per cui da li in su mi son dovuto battere la traccia tutto solo soletto. Vento che spero abbia cancellato anche la mia cosi nessuno mi insulterà seguendola...
Salendo mi sono fermato prima dei pianori che portano ai Laghi veri e propri che tanto era inutile andare fino li.
Discesa corta ma divertente con neve più ventata che fresca sopra e accettabile nel bosco, anche se ogni tanto un po troppo ghiacciata.

Qui qualche foto: