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lunedì, giugno 15

UN APPELLO MERITIVOLE

L'appello non è nuovo, anzi è di marzo, il problema è che io l'ho saputo solo ieri leggendolo sulla rivista, che mi è arrivata solo settimana scorsa..
Il tutto è in linea con la filosofia di chi l'ha fatta, anche se penso che sia stato solo un problema di sottoespozione mediatica (strano nel loro caso).
Quello di cui parlo è l'appello, è questo:

Le Condotte di Slow Food Italia chiedono dunque al Governo italiano di sostenere, attraverso politiche, legislazione e investimenti a favore dell’agroecologia, le economie locali del cibo e di farne la bandiera di una rinascita culturale e produttiva fondata sulle specificita’ e sulla pluralita’; chiedono che le valenze dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca sostenibili siano appoggiate dal Governo nel loro ruolo di conservazione del territorio e di avanguardia creativa.

Gli agricoltori di piccola e media scala e i consumatori consapevoli stanno costruendo un nuovo sistema alimentare, che sara’ il modello anche di una nuova rivoluzione industriale, basata sul riuso, il risparmio, il riciclo, il rispetto dell’ambiente e le energie rinnovabili.

Il cibo - secondo Slow Food - buono perche’ piacevole, pulito perche’ sostenibile e giusto perche’ rispetta il lavoro del produttore e le tasche dei cittadini, deve essere al centro delle nuove politiche economiche: e’ una risorsa di grande rilevanza, anche in termini economici; puo’ creare futuro e benessere insegnando lo stile di un nuovo umanesimo e costruire le condizioni per una vita piu’ gratificante per tutti.

L'appello è stato ovviamente fatto dalle condotte di slowfood, dal cui sito l'ho preso.
Ne parlo in quanto mi sembra una cosa seria e furba

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