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mercoledì, aprile 2

BONATTI E IL K2 - tutto torna ora! -

autore Robeto Caprioli

La notizia è un po vecchia, ma cercandola è riportata poco quindi mi è sembrato giusto scriverne...(non che io possa trascinare le folle ma uno alla volta...).
Non ho scritto subito di Bonatti perchè io che parlo di lui è un po come se la Binetti parlasse della vita di Rocco Siffredi....

La notizia su Walter Bonatti per chi ancora non lo sapesse è che la predisposta commissione del CAI (l'ennesima) a solo 54 anni dagli eventi del K2 ha stabilito che la vera versione sulla conquista italiana del K2 è la sua e non quella scritta negli annali.
La questione in realtà era già chiusa da anni, grazie a una sentenza del tribunale di Torino, ma il CAI e gli organi ufficiali non avevano mai ammesso la cosa e non avevano mai fatto il doveroso revisionismo storico dell'accaduto.

La versione breve della storia è questa:
Nel corso della spedizione italiana per la conquista del K2 Bonatti insieme all'hunza Mahdi passano una notte all'addiaccio a quota 8.150 metri su di un ghiacciaio. In base agli accordi del giorno prima i due erano partiti per portare all'ultimo campo base l'ossigeno, che altri due alpinisti (evito i nomi perchè non è bello) avrebbero dovuto usare per raggiungere la vetta. Il problema è stato che i primi due avevano fissato il campo in un luogo irraggiungibile da Bonatti e Mahdi (di proposito non si sa...) diverso da quello programmato, fredandosene della loro sorte. La mattina successiva Bonatti e Mahdi tornano al penultimo campo mentre i due che non si sono fatti trovare scendono e prendere l'ossigeno e grazie a quello conquistano della cima, riportando poi di aver finito l'ossigeno prima della vetta (per sapere come è stata smascherata questa falsità rimando ai libri di Bonatti).
Il colmo della vicenda è stato che al ritorno a Bonatti non solo non sono stati riconosciuti i suoi meriti ma è stato accusato di svariate infamità tipo: aver usato ossigeno, tentato la vetta e altre poco simpatiche amenità.

Nel corso degli anni Bonatti ha scritto la sua versione della vicenda in vari libri, di cui secondo me il migliore è Montagne di una vita (un grande libro sulla montagna).
Per la cronaca all'estero la versione ritenuta vera è quella di Bonatti da anni.

Per completezza dirò brevemente chi è Bonatti per me. Semplicemente un mito: è stato (è ancora vivo) un avventuriero, inteso come una persona che ha cercato i suoi limiti nel rapporto con la natura e li ha affrontati. E' uno dei più forti alpinisti di tutti i tempi, è stato un precursore (è stato il primo ad utilizzare alcune tecniche dell'arrampicata moderna), è uno scrittore sia di libri che reportage.
Per capirsi per i suoi meriti alpinistici è stato insignito di riconoscimenti ufficiali sia dalla Presidenza della Repubblica Italiana che da quella Francese (si la Francia ha dato un premio ad un italiano) per dirne due. Ed il tutto smettendo le sue imprese alpinistiche a 35 anni, al tempo del K2 aveva solo 24 anni (io in pratica ho iniziato a 30 ad arrampicare!). Ed è anche a favore di Veltroni!

Per maggiori approfondimenti ecco alcuni articoli apparsi sui principali quotidiani:
Il Sole 24 Ore
Repubblica
Corriere della Sera
Secolo XIX
La gazzetta dello sport

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