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mercoledì, maggio 18

CIMA PIANCHETTE - UNO SBAGLIO

Questa gita l'ho fatta quasi due settimana fa e mi è servita a ricordarmi un paio di cose. Cose piuttosto ovvio ma che a volte dimentico come: le gite si preparano il giorno prima e che si usano le cartine.

Il venerdi avevo deciso di andare al Bisbino, ma poi la mattina ho deciso che era troppo stupida come gita e che avevo voglia di qualcosa di nuovo e un po piu impegnativo. Quindi senza nemmeno alzarmi dal letto e usando solo il cellulare decido che la meta sarà il Pizzo Gino.
Decisione presa perchè il posto mi sembra piuttosto vicino, un po impegnativo e sconosciuto.


Faccio colazione e parto. Tempo di passare come e mettermi sulla Regina (strada sempre del cazzo) capisco che sto andando in un posto scomodo per il traffico e che per arrivare a Porlezza mi conveniva passare da Lugano. Proseguendo scoprirò che anche trovare le indicazioni per la partenza non è cosi facile.


In ogni caso parcheggio (a fatica) e parto. Salendo c'è qualche indicazione ma essendo una carrozzabile non è che servano ed in ogni caso io ho in tasca il cellulare con la relazione e tutte le indicazioni del caso. Finita la carrozzabile scopro che nonostante sia a bassa quota e abbia fatto un gran caldo in giro c'è ancora tanta neve. Neve che copre i bolloni e mi incasina un po il trovare il sentiero. Dopo aver girato a vuoto per un poco e consultato molto la relazione imbrocco un sentiero. Salendo trovo anche riscontri con quanto scritto nella relazione (tipo un ometto a mezza costa, un torrente ecc.) ed in effetti sto salendo verso una cima. Cima sulla quale arrivo facendo un giro lungo per evitare un nevaio ma sulla quale non trovo la croce come indicato sulla relazione.
Il fatto di vedere in giro una sola croce di vetta mi convince che ho sbagliato e interpretato male la strada. La conferma me la danno poi dei tizi che incontro li in cima. Cima di cui mi svelano il nome che è: Cima Pianchette (passando per il Monte Tabor).


Tralasciando la mia pessima idea di tornare passando da Lugano per poi andare a Como dalla giornata mi porto a casa:
- l'aver scopero un bel posto come il Pizzo Gino
- il tenere in considerazione la stessa gita per farla in inverno
- una bella scottatora da muratore vista la canotta
- il non capire come mai il Rifugio Croce Campo sia cosi grosso


Il tutto è colpa mia che non è interpretato bene i segnali (prima foto):




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