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venerdì, settembre 16

WALTER BONATTI

Martedi è morto Walter Bonatti, un alpinista-esploratore italiano. Per capire la sua importanza basta andare in una libreria qualsiasi e cercando tra i libri di montagna si trovano in genere tre scrittori: Messner, Corona e Bonatti. Facendo che il conto che Messner ha dichiarato di aver imparato l'italiano per leggere Bonatti non è difficile capire la sua importanza.

Io chi fosse l'ho scoperto che ero già grandicello. La sua storia sul K2 mi ha subito affascinato e mi poi mi sono appassionato ai suoi libri. Libri che mi hanno a volte costretto ad andare a far ricerche perché mica li capivo tutti i movimenti che descriveva e che mi han fatto riflettere sull'andare in montagna.

Oggi e' un personaggio difficile da capire perché è difficile oggi immaginarne uno simile. Immaginare pregi e difetti di un forte calciatore si può e di accostamenti se ne fanno a bizzeffe e spessissimo. Ma pensare oggi che qualcuno possa raggiungere una fama "popolare", e non limitata ai montanari, scalando montagne è difficile tanto più se si pensa che spesso venivano montati casi e discussioni su di essi. (Penso che pochi conoscano Nives Meroi ma è un altro bel personaggio.)
Un personaggio che alla mia età all'apice della carriera alpinistica ha detto basta per passare a fare l'esploratore e scrivere dei suoi viaggi.
Mi piace pensare che sia stato il Bear Grylls dei miei genitori....


Alla fine per me è diventato un mito, di quel tipo di mito in cui mi immedesimo se fantastico di mirabolanti imprese alpine anche perché poi apro gli occhi e recito svariati su dei nemmeno 6 farlocchi e su delle salite innevate che son falsi piani.

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